RISPARMIARE ACQUA: IL NUOVO OBIETTIVO DELLA COSMETICA GREEN INCORAGGIA LA PRODUZIONE DI FORMULE WATER-SAVING

Notevole anche l’iniziativa Albogroup: fondata nel 1977 a Villa d’Almè (Bg), l’azienda specializzata in prodotti di toiletry destinati agli hotel di tutto il mondo, ha visto il proprio business seriamente minacciato dell’emergenza sanitaria tutt’ora irrisolta. «Il nostro settore è stato fortemente colpito dalla pandemia», racconta Valentina Bonassoli, sales manager del brand. «Questo ci ha spinto a cercare nuove soluzioni, sulla scia di una consapevolezza che ci ha accompagnato fin dalla fondazione del marchio. E cioè che il Pianeta è uno soltanto e, come tale, va rispettato il piacere possibile». Ecco perché, tra le referenze Albogroup entrate in gamma più di recente non poteva mancare una linea di cosmetici “solidi”. «Si chiama Solid.O Original e include due specialità: Shampoo & Balsamo Solido e Bagno Doccia Solido. Le accomuna la forte propensione al green: «abbiamo tolto l’acqua dalle formule e le abbiamo completate con tecnologie all’avanguardia», racconta Bonassoli. «I pack sono plastic-free e ogni cosmetic bar è confezionata con carta riciclabile. Entrambe le referenze, inoltre, vantano un’alta concentrazione di principi attivi naturali selezionati per la loro piacevolezza ed efficacia».

 

L’industria cosmetica, d’altro canto, ha una forte responsabilità nei confronti della Terra: si calcola sia responsabile degli oltre 73 milioni di ettari di foreste a rischio estinzione a causa di un (ancora) eccessivo utilizzo di carta, così come dei 120 miliardi di packaging plastici creati annualmente, affinché creme, sieri e maschere arrivino a noi.

Sui primi due aspetti – l’utilizzo di carta in quantità e la massiccia produzione plastica – i big player della cosmetica si sono mossi con determinazione, varando iniziative finalizzate a ridurre (azzerare, quando possibile) la propria impronta ambientale. La svolta, ora, pare venire delle formule e dai processi produttivi water-less.

È il caso, per esempio, dei detergenti in polvere, che si trasformano in emulsioni a contatto con una piccola quantità di acqua. O degli shampoo secchi e in forma solida, di panetto: i primi si vaporizzano sulla chioma e in particolare alla radice dei fusti, si lasciano riposare un paio di minuti e si asportano semplicemente spazzolando le ciocche. Offrono il vantaggio di prolungare i tempi tra un lavaggio e il successivo, giovando alla pelle, al capelli e all’ambiente in un sol colpo. Mentre gli shampoo solidi si massaggiano sulle lunghezze dopo averle inumidite e si risciacquano. Il vantaggio, rispetto a uno shampoo tradizionale, è dato dalla texture del prodotto: quando è solido, ha la consistenza di una saponetta; in versione liquida, utilizza dal 60 al 95 per cento di acqua.