Una nuova sfida!

La nuova sfida di Antonella Allegrini

Dopo anni di successi, Cosmhotel, leader nel mercato linea cortesia, cambia pelle; Antonella Allegrini affianca il marito Danilo Bonassoli e grazie alla sua creatività e progettazione crea nuovi prodotti.

Con la crisi del turismo e del mercato dell’ospitalità, causa pandemia, è arrivato però il momento di affrontare nuove sfide. Ne abbiamo parlato nella sede di Lallio con Antonella Allegrini e con il marito Danilo Bonassoli.

“Nei momenti difficili bisogna essere in grado di tirar fuori gli artigli, di trarre nuove opportunità da una situazione estremamente sfavorevole. Io credo in un azienda che abbia un’anima, in cui ci si esprime con personalità. A partire dall’arredamento dell’ufficio e fino a ciò che si produce”, esordisce Antonella.

Con questo intento nasce un nuovo progetto trasformare Cosmhotel in un’azienda che produce prodotti in diversi settori. Si punta sul mercato retail con Solid.O Original: shampoo, balsamo e bagnodoccia diventano prodotti cosmetici solidi di altissima qualità.

I vostri prodotti hanno sempre avuto un’anima.

“Sì, è sempre stato quello che mio padre mi ha trasmesso. Lui non mi ha mai spiegato niente davvero, ha fatto di più: mi ha dato un esempio da seguire. Stando sempre con lui, sostanzialmente in simbiosi, ho capito quello che dovevo fare. Mio padre mi ha fatto capire, con il suo esempio, che tutto si può fare: basta stare attenti a quello che chiede il mercato in un dato momento. Infatti, anche ora, durante la pandemia, mi son detta: devo fare delle cose che servano in questo preciso momento. Alla domanda “cosa posso fare per il mercato?” la risposta è stata chiara: garantire la sicurezza».

Cioè?

“I pochi hotel aperti devono avere a loro disposizione una linea cortesia dotata di sigilli di garanzia inviolabili, si tratti di flaconi o semplicemente di bustine. Ovviamente, all’interno, ci sono prodotti estremamente performanti e gradevoli dal punto di vista olfattivo. Un’altra esigenza del momento? Lo stare bene in casa, naturalmente. Ho pensato a profumatori d’ambiente particolari, con una ricerca certosina delle migliori essenze. Ci tengo particolarmente, tant’è che ho fatto realizzare un laboratorio olfattivo per proporre i profumi ai clienti con progetti personalizzati”.

 

Altre idee?

“Abbiamo cercato delle essenze di nicchia, anche nel campo dei prodotti per lavare, igienizzare e profumare il bucato, per distinguerci dagli ammorbidenti attualmente sul mercato. Da questa ricerca nascerà una linea dedicata, “Le Allegre Lavandaie”, costruita su prodotti di grande freschezza e dal potere igienizzante”.

Insomma, non bisogna mai arrendersi.

“Esatto. Ho amici ristoratori che si piangono addosso, mentre altri si ingegnano. Aspettare gli aiuti dallo Stato non è cosa da bergamaschi, in fondo: bisogna darsi da fare, cercare nuove vie, tenere duro. Certo, la famiglia in questi momenti è fondamentale, soprattutto se è parte del tuo lavoro: mio marito ha incoraggiato ogni mio progetto, mi ha fatto sentire tutto il suo sostegno. Fare squadra tra familiari, in azienda, dà grandissima forza”.

L’azienda resterà familiare?

“Sì, ma vogliamo ingrandirci, investire. Puntare anche su altri settori per avere più frecce al proprio arco, nel caso un determinato settore vada in crisi”.

Il settore dell’ospitalità, appunto.

“Gli hotel si sono sostanzialmente fermati. Una botta pazzesca. Lavoriamo sulla ripresa, perché quando ci sarà dobbiamo essere pronti con prodotti nuovi. Il Covid ha rappresentato una sorta di taglio netto con il passato e la ripartenza deve fondarsi per forza su qualcosa di diverso da prima. Qualcosa di energico, piacevole, inedito. Prodotti che abbiamo un’anima e che sappiano trasmetterla”.

Ci può anticipare qualcosa?

“Stiamo puntando su Solid.O Original, una riscoperta del passato adeguatamente aggiornata: lo shampoo, il balsamo e il bagnoschiuma diventano prodotti cosmetici solidi di altissima qualità, che prendono vita sotto il getto dell’acqua e sono subito utilizzabili, senza sprechi e senza immettere nell’ambiente plastiche inquinanti. Negli hotel di prestigio questi prodotti solidi sono già diffusi, ora si tratta di puntare anche sul retail. Non è il vecchio sapone, ma un concentrato di attivi che permette di unire detergente e crema, ad esempio, o shampoo e balsamo”.

Un’innovazione che fa bene all’ambiente.

“Sì, ma è anche estremamente performante. La sensibilità ecologica da sola non basterebbe a giustificarne la grande diffusione”.

Avete prodotto anche gel igienizzanti, immagino.

“Sì, ma con personalizzazione. Con frasi positive sui flaconi, profumazioni non strettamente farmaceutiche, per dare una maggiore piacevolezza. Più cosmetici che gel, in sostanza. Abbiamo realizzato anche una linea di gel per bambini.

Qual è il vostro “naso” di fiducia?

“Ci appoggiamo soprattutto ad aziende specialiste nel settore aromi e profumi, si parte da una profumazione di base e pian piano si modula a seconda degli scopi che ci si prefigge. Abbiamo selezionato duecento aromi da proporre e far provare ai clienti nel nostro laboratorio, in modo che ognuno possa avere le proprie linee personalizzate”.

Danilo, dopo tanto successo, cosa vi spinge a innovare ancora?

“Vogliamo lasciare un’impresa competitiva ai nostri nipoti, perché non debbano andare all’estero, come fanno sempre più spesso i giovani oggi”.

Pensate già ai nipoti. Ma i figli?

“Sono grandi ormai, hanno più di 40 anni. l nipoti, invece, hanno 10 anni e tutta una vita da costruirsi. Vorrei lasciargli un lavoro sicuro. Vorrei appassionarli mentre crescono. Poi magari a 20 anni scelgono altre strade, ok,  ma fornire un buon esempio che possano seguire, come ha fatto il padre di mia moglie, mi sembra doveroso”.